I rebus del governo sulla manovra. Le risorse potrebbero essere prese dai ritocchi alle aliquote Iva oppure da una stretta sugli sconti fiscali.
ROMA – I rebus del governo sulla manovra. Giorni di riflessione per la maggioranza giallo-rossa che nella giornata di lunedì si vedrà a Palazzo Chigi per l’aggiornamento del Def. Il deficit potrebbe aggirarsi tra il 2,1 e il 2,2% ma il ministro Gualtieri proverà a chiedere anche il 2,3% e quindi una cifra tra gli 11 e i 13 miliardi.
Da capire anche come raccogliere le risorse. Possibili dei tagli ai ministeri per almeno un miliardo n.d.r. ma si pensa anche a dei ritocchi alle aliquote Iva e ad una stretta sugli sconti fiscali. Dal Nazareno si chiede il consueto taglio del cuneo con Zingaretti pronto a ‘scommettere’ sull’economia verde. E per farlo è pronto a richiedere 50 miliardi di euro per 15 anni.
Renzi: “Dimezzare le commissioni carte”
Sulla questione economica interviene anche Matteo Renzi su Twitter: “Se il Governo deciderà di incoraggiare la moneta digitale attraverso sconti fiscali, dovremo fare una cosa in più. Cambiare la norma e abbassare le commissioni sulle carte di credito e di debito, che vanno dimezzate, stabilendo per legge un tetto massimo, senza alcun minimo per transazione“.
Confcommercio: “Ridurre la pressione fiscale complessiva”
In una nota Confcommercio ha espresso il suo pensiero in vista della prossima legge di bilancio: “Non servono aliquote legali più elevate a carico dei contribuenti in regola, ma contrasto e recupero di evasione ed elusione. I fondamentali della questione restano pochi e chiari. L’economia del nostro Paese è ormai da tempo sostanzialmente in una condizione di crescita zero e richiede una riduzione della netta pressione fiscale complessiva“.
Non è escluso nelle prossime settimane un incontro tra Palazzo Chigi e le autorità competenti per cercare di mettere una manovra nero su bianco per cercare di far uscire l’Italia dalla crisi.
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